Descrizione dell'intervento
Nella individuazione delle soluzioni da proporre per risolvere le problematiche riscontrate a carico dell’edificio si è operato cercando di conseguire i seguenti obiettivi generali:
• valorizzazione, dal punto di vista edilizio ed urbanistico, dell’intero Compendio Demaniale;
• riorganizzazione e rifunzionalizzazione dei depositi ed archivi presenti nella struttura;
• adeguamento dei locali di lavoro alla normativa vigente in materia di sicurezza e salute dei lavoratori;
• incremento e miglioramento del livello di sicurezza dei reperti, rispetto ad eventuali azioni di furto.
Le valutazioni eseguite hanno portato alla definizione di 4 possibili soluzioni progettuali:
• Soluzione A: prevede di confermare l’attuale destinazione d’uso del Convento a deposito per reperti archeologici, prevede di destinare alla medesima funzione anche ulteriori locali siti nella ex struttura carceraria maschile dismessa che a tale scopo sarebbe completamente ristrutturata;
• Soluzione B: propone la formazione di percorsi di visita per esposizioni sia all’interno dell’edificio sia all’esterno, nell’area collocata lungo il muro perimetrale, ipotizza inoltre la realizzazione, al terzo livello dell’edificio conventuale, di un bar/ristoro con terrazza panoramica attrezzata per le consumazioni all’aperto;
• Soluzione C: prevede di destinare la maggior parte dei locali del primo livello ad esposizioni al chiuso;
• Soluzione D: si configura come intermedia fra le soluzioni A e B, prevede un significativo incremento delle aree, interne ed esterne, riservate a deposito dei reperti.
Qualunque risulti essere la soluzione che verrà individuata come la più rispondente alle richieste della Soprintendenza Archeologica, risulterà necessario eseguire alcuni lavori ed interventi indispensabili per conseguire il risultato del recupero e della valorizzazione dell’edificio. In particolare è necessario che vengano eseguiti i seguenti lavori:
• ristrutturazione architettonica dell’intero edificio e consolidamento strutturale delle aree individuate come maggiormente esposte a fenomeni di dissesto;
• rimozione “definitiva” delle strutture prefabbricate, adibite a deposito reperti, collocate nel chiostro e nell’area all’aperto prossima al muro perimetrale a Nord-Ovest dell’edificio;
• adeguamento funzionale dei locali di lavoro alla normativa vigente in materia di sicurezza e salute dei lavoratori;
• riconfigurazione architettonica dell’ingresso, che prevede la sostituzione dell’attuale scala con nuove rampe.
Specifiche lavoro
Cliente: Soprintendenza per i beni archeologici della Puglia
Luogo: Taranto
Attività svolta:
– rilievo geometrico, stato fessurativo e ricognizione delle condizioni statiche dell’ex convento
– redazione Studio di Fattibilità
– collaborazione alla progettazione e alla direzione dei lavori, consulenza specialistica